Quando NON usare il Kanban:
errori comuni da evitare

Il Kanban è uno strumento potente per gestire i materiali secondo logiche pull, migliorando efficienza e reattività della supply chain. Tuttavia, non è una soluzione universale. La sua applicazione va valutata con attenzione, perché esistono contesti in cui il Kanban non funziona o può addirittura peggiorare la situazione.

In questo articolo analizziamo i principali errori che le aziende commettono quando decidono di applicare il Kanban senza le necessarie analisi preliminari o senza una progettazione adeguata.

  1. Applicare il Kanban senza coinvolgere il fornitore

Uno degli errori più diffusi è impostare un Kanban di acquisto senza avvisare il fornitore.
Il risultato? Il cartellino viene rilasciato ma il fornitore in realtà non è consapevole del nuovo metodo e continua a lavorare a chiamata o su ordine standard.

Tutto questo perché mancano:

  • Accordi formali (es. ordini aperti o contratti quadro)
  • Capitolati di fornitura con regole di gestione
  • Etichettatura dei materiali secondo logica Kanban
  • Inserimento dell’identificativo Kanban nel DDT

Senza una collaborazione strutturata, il flusso Kanban a tendere verrà naturalmente ignorato o bypassato, causando rotture di stock e urgenze in quanto il fornitore non è stato messo nelle condizioni di strutturare i suoi processi (capacità produttiva e materiali)

  1. Utilizzare il Kanban con consumi erratici o stagionali

Il Kanban funziona bene in contesti a consumo stabile e ripetitivo.
Quando i consumi sono fortemente soggetti a picchi, trend variabili o stagionalità, il sistema si trova spesso in crisi:

  • Durante i picchi → il dimensionamento risulta insufficiente → stock-out
  • Durante i cali → le giacenze aumentano → sprechi e capitale immobilizzato
  1. Sovradimensionare i cartellini “per paura”

Molte aziende, per “sicurezza”, impostano scorte maggiorate all’avvio del sistema.
Il risultato è un Kanban sovradimensionato che:

  • rallenta la rotazione di magazzino
  • aumenta lo spazio occupato
  • immobilizza capitale inutilmente

Il dimensionamento Kanban non va improvvisato: va calcolato scientificamente su base statistica e aggiornato nel tempo.

  1. Applicare il Kanban in modo rigido e standard

Un altro errore comune è applicare “la regola” Kanban uguale per tutti i codici.
Ogni codice ha invece le sue peculiarità logistiche e produttive.

Esempio:
Se un codice è soggetto a lavorazioni di taglio su lamiera, la quantità per cartellino andrà tarata in base all’ottimizzazione del foglio (es. nesting), non solo considerando il consumo giornaliero statistico.

  1. Sostituire l’MRP con Kanban ma senza criterio

Un errore grave è pensare di abbandonare l’MRP e sostituirlo interamente con Kanban senza fare prima le opportune analisi e scelte.
I due sistemi non sono in competizione, ma complementari.

Il Kanban va applicato solo a quei materiali che:

  • hanno consumo costante
  • hanno lead time stabili
  • sono adatti a gestione pull

Per tutti gli altri (es. Stranger con domanda irregolare, acquisti spot, ecc.) resta più adatto l’MRP o la logica PUSH

  1. Lasciare il sistema Kanban senza manutenzione

Un Kanban ben dimensionato oggi può non esserlo più tra alcuni mesi.

Le condizioni cambiano:

  • Cambia il piano produttivo
  • Cambiano i fornitori o i lead time
  • Cambia la domanda

Se il sistema non viene manutenuto con strumenti adatti (es. proposte di aggiornamento automatico come in KanbanRocket), si rischia:

  • understock nei codici in crescita
  • overstock nei codici in calo
  • perdita totale di efficienza
  1. Resistenze culturali (sempre più rare, ma ancora esistenti)

Alcuni operatori o fornitori, poco abituati al metodo pull, tendono a ignorare o bypassare il sistema Kanban:

  • Riapprovvigionano “a occhio”
  • Prelevano senza rilasciare cartellini
  • Spediscono merce senza seguire le quantità per contenitore

Oggi sempre più raro, ma in contesti poco maturi è ancora un rischio.

Conclusioni

Il Kanban è uno strumento efficace, ma solo se progettato correttamente e in modo consapevole.

Prima di introdurlo, è fondamentale:

  • Classificare i materiali (es. con analisi ABC-RRS)
  • Verificare la fattibilità operativa
  • Coinvolgere tutti gli attori (clienti, fornitori, operatori)
  • Progettare il sistema in modo scientifico
  • Assicurare la manutenzione continua

Un Kanban improvvisato non funziona.
Un Kanban progettato correttamente è una leva potentissima per eliminare le urgenze, ridurre le giacenze e snellire i flussi.

 

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